I disturbi dell’attenzione influenzano negativamente l’apprendimento e il comportamento dei bambini in classe.
È fondamentale che gli insegnanti utilizzino strategie efficaci per gestire queste difficoltà e favorire un ambiente di apprendimento inclusivo e produttivo.
Tipi di disturbi dell’attenzione
- Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD): Caratterizzato da iperattività, impulsività e difficoltà a mantenere l’attenzione.
- Disturbo da Deficit di Attenzione (ADD): Simile all’ADHD, ma senza la componente di iperattività, con una predominanza di disattenzione e difficoltà a concentrarsi.
- Disturbo dell’Apprendimento: Può includere difficoltà specifiche come dislessia, disgrafia e discalculia, che spesso coesistono con problemi di attenzione.
SITUAZIONI PROBLEMATICHE in classe
- Difficoltà a rimanere seduti: I bambini con ADHD spesso faticano a stare seduti per lunghi periodi.
- Facilità di distrazione: Rumori, movimenti e altri stimoli esterni possono facilmente distogliere l’attenzione.
- Problemi di organizzazione: La gestione dei materiali scolastici e il rispetto delle scadenze possono essere complicati.
- Impulsività: Interruzioni frequenti durante le lezioni e difficoltà a seguire le istruzioni.
Soluzioni pratiche per gli insegnanti
Creare un ambiente strutturato: Un’aula ben organizzata con routine chiare può aiutare i bambini a sapere cosa aspettarsi e a sentirsi più sicuri. Utilizzare orari visivi, grafici e liste di controllo può essere utile. Io utilizzo quotidianamente delle liste di controllo, per tutta la classe. Le proietto alla lim ad inizio lezione e spiego cosa faremo.

Ho creato un modello per la lista di controllo, puoi scaricarlo qui:
Utilizzare tecniche di gestione del comportamento: Il rinforzo positivo per comportamenti appropriati può essere molto efficace. L’uso di un sistema di premi, anche semplici come adesivi o punti, può motivare i bambini a rimanere concentrati.
Adattare l’insegnamento: Utilizzare metodi di insegnamento diversificati per coinvolgere vari stili di apprendimento. Per esempio, integrare attività pratiche, giochi educativi e tecnologia può mantenere alta l’attenzione.
Pause frequenti e movimento: Integrare brevi pause per il movimento durante la giornata scolastica può aiutare i bambini a ricaricarsi e a mantenere un livello di attenzione più stabile. Attività come stretching, brevi passeggiate o esercizi di respirazione possono essere molto utili.
Posizionamento strategico: Far sedere i bambini con problemi di attenzione vicino all’insegnante o lontano da distrazioni come finestre o porte può ridurre le possibilità di distrazione.
Incoraggiare la collaborazione: Progetti di gruppo e lavori a coppie possono aiutare i bambini a sviluppare abilità sociali e a mantenere l’attenzione attraverso l’interazione con i compagni.
Fornire istruzioni chiare e concise: Scomporre le istruzioni in passaggi più piccoli e verificare la comprensione attraverso il “fare eco” delle istruzioni può migliorare la capacità dei bambini di seguire le direttive.
Sviluppare abilità di auto-regolazione: Insegnare tecniche di auto-regolazione come il controllo del respiro, la mindfulness e la gestione del tempo può aiutare i bambini a migliorare la loro attenzione e il loro comportamento.

Collaborazione con i genitori e specialisti
I disturbi dell’attenzione influenzano negativamente l’apprendimento e il comportamento dei bambini in classe, per questo è essenziale che gli insegnanti collaborino strettamente con i genitori e gli specialisti (come psicologi e logopedisti) per creare un piano di supporto completo e personalizzato per ogni bambino. La comunicazione aperta e regolare permette di monitorare i progressi e adattare le strategie in base alle esigenze specifiche del bambino.
Conclusione
I disturbi dell’attenzione scolastica rappresentano una sfida significativa, ma con strategie adeguate e un approccio comprensivo, gli insegnanti possono creare un ambiente di apprendimento che supporta tutti gli studenti. La chiave è la flessibilità, la pazienza e la collaborazione per garantire che ogni bambino abbia l’opportunità di raggiungere il proprio potenziale.